Il Ministero dello Sviluppo Economico, insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha emanato il Decreto che rende operativo il Fondo Impresa Donna, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 Dicembre 2021.
Il Fondo Impresa Donna è finanziato con 40 milioni di euro nella Legge di Bilancio 2021, ai quali si aggiungono 400 milioni del PNRR tra il 2021 e il 2026.
La gestione è curata da Invitalia.
Di questi, 100 milioni sono destinati alla misura Nuove Imprese a Tasso Zero e 100 a Smart&Start.
Con una dotazione di 6,2 milioni il Fondo sostiene anche iniziative di promozione dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, attività di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche e azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa.
I restanti 193,8 milioni sono riservati tutti al Fondo Imprenditoria Femminile.
Come funziona
Il Fondo per l’Imprenditoria Femminile finanzia programmi d’investimento da realizzarsi entro 2 anni fino a:
- 250.000 euro per nuove imprese
- 400.000 euro per quelle già esistenti.
Gli interventi possono consistere in:
- contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili con particolare attenzione alle imprese individuali con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate;
- finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili;
- combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti per promozione e al rafforzamento della micro imprenditoria femminile;
- incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
- percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti, anche attraverso un sistema di voucher;
- investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le startup e PMI innovative.
A chi è rivolto
La misura Imprenditoria Femminile nel particolare si rivolge a 5 categorie di beneficiari, con il vincolo dell’assenza di condanne definitive per reati che comportano esclusione degli appalti pubblici:
- cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie;
- società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne;
- imprese individuali con titolare donna;
- lavoratrici autonome con apertura della Partita IVA entro 60gg;
- persone fisiche che intendono avviare l’attività entro 60gg.
Territorio
Tutta Italia
Beneficiari
Coop/società 60% donne, società con capitali 2/3 di donne, imprese con titolari donne, autonome con avvio entro 60gg;
Attività
Industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, turismo, commercio.
Finanziabili
Impianti, attrezzature, cloud, dipendenti, comunicazione, capitale circolante.
Agevolazione
I criteri per ottenere le agevolazioni del Fondo Impresa Donna si dividono in 2 ambiti:
- agevolazioni per le nuove imprese;
- incentivi per le imprese già esistenti.
Finanziamento per NUOVE IMPRESE femminili
Per la costituzione di nuova impresa femminile nell’ambito della produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi, commercio e turismo, è possibile accedere a contributi a fondo perduto a copertura di una parte delle spese ammissibili.
Per realizzare le iniziative si hanno a disposizione 24 mesi di tempo dalla data di concessione delle agevolazioni.
Per le nuove imprese si tratta di contributi a fondo perduto che:
- spese ammissibili fino a 100.000€, coprono l’80% fino a un massimo di 50.000€. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%;
- spese ammissibili superiori a 100.000€ e fino a 250.000€, la copertura scende al 50%.
Finanziamento per IMPRESE ESISTENTI
Diverse sono le agevolazioni del Fondo riconosciute alle imprese o lavoratrici autonome costituite da più di 12 mesi per lo sviluppo della propria attività.
Viene fatta distinzione a seconda degli anni di anzianità della ditta e tipi di spese:
- per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come contributo a fondo perduto e per un altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. È possibile includere anche 20% dell’investimento in capitale circolante. Il tetto massimo dell’investimento ammissibile è 400.000€, quindi max finanziamento 320.000€;
- le aziende che hanno più di 3 anni possono usufruire di un contributo a fondo perduto per capitale circolante fino al 25% dell’investimento totale, sempre nell’80% dell’investimento, il cui tetto massimo rimane pari a 400.000 euro.
La condizione per ottenere il contributo sulla spesa circolante è che che la cifra non superi l’80% della media ponderata del circolante degli ultimi 3 esercizi (1,5 per 2020-2021 + 1,0 altre annualità) e che riguardi costi di materie prime o di consumo, servizi, uso di beni di terzi, ma non di merci.

Attività ammesse
Sono ammesse alle richieste le attività nei settori industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. In pratica sono ammessi quasi tutti i settori esclusi la produzione primaria di prodotti agricoli, pesca, acquacoltura e silvicoltura.
I progetti presentati vengono valutati da Invitalia con un punteggio fino ad un massimo di 41. Il punteggio minimo per l’ammissione alle agevolazioni è 21.
Sono 5 i criteri con cui vengono assegnati i punti sono:
- Esperienza e competenza manageriale dell’impresa (imprenditrici e collaboratori)
- Capacità di portare avanti il prodotto sul mercato
- Analisi del mercato di riferimento e l’opportunità legata al proprio prodotto
- Fattibilità e sostenibilità tecnico-economica nel tempo
- Impatto sociale, occupazionale, ambientale,
valorizzazione del Made in Italy
Aggiunta anche una premialità alle iniziative ad alta tecnologia.

È indispensabile per la valutazione l’elaborazione del Piano d’Impresa, completo di Business Plan, analisi del mercato e prospetto aspetti tecnico-organizzativi. Verrà considerata la completezza del progetto, la coerenza rispetto alle competenze dei proponenti e anche la chiarezza dell’esposizione del progetto, anche in base al colloquio con la proponente.
Costi Finanziabili
Le agevolazioni possono essere utilizzate per spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda, oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA:
- impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
- immobilizzazioni immateriali;
- servizi cloud per la gestione aziendale;
- personale dipendente, assunto dopo la data della domanda.
Il Decreto ha previsto anche un voucher opzionale fino a 5.000€ per impresa da spendere:
- 3.000€ per servizi di Invitalia in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa
- 2.000€ per copertura del 50% per l’acquisto di servizi di marketing e comunicazione
Presentazione Domande e Iter
L’istruzione della pratica non è delle più semplici, per questo Invitalia offre l’assistenza gratuita facoltativa, del valore di €3000, tramite un tutor con almeno 4 incontri online e webinar informativi.
La richiesta di partecipazione è compilabile sulla piattaforma web di Invitalia dal 5 Maggio 2022 per le imprese costituite da meno di 12 mesi e dal 24 Maggio per quelle più “anziane”.
L’inoltro definitivo della domanda è possibile dal 19 Maggio per le nuove imprese e dal 7 Giugno 2022 per quelle costituite da più di 3 anni.
L’accesso al sito web è limitato ai giorni lavorativi dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 17,00.
È necessario essere provvisti di identità digitale (SPID, CNS, CIE), Firma Digitale e PEC.
Dopo la presentazione dell’istanza bisogna attendere 60gg per la verifica della documentazione e la valutazione del piano d’impresa, e successivamente il fondamentale colloquio diretto con il team richiedente. L’auspicato Provvedimento di Concessione arriverà poi dopo ulteriori 30 giorni.
L’impresa che ha ottenuto il contributo avrà massimo 24 mesi per la realizzazione e rendicontazione del progetto.
L’erogazione avverrà in due momenti in seguito a due Stati di Avanzamento Lavori.
Esaurite le risorse, le agevolazioni saranno concesse in misura parziale rispetto all’importo ammissibile.
Quindi… tenetevi pronte!
Approfondimenti
Per conoscere altri dettagli su questa misura ti consigliamo di seguire i webinar ufficiali.
Nonostante l’aiuto offerto dal servizio di tutoraggio, non è affatto facile seguire l’istanza, soprattutto nella produzione del Piano e nella delicata fase di rendicontazione.
Se hai un progetto che rientra nei criteri di ammissione del Fondo Impresa Donna e vuoi una mano nella presentazione della domanda non esitare a contattare
EuroFondi – Sportello Fondi Europei e Microcredito.